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I distopici: “Noi” di Zamjatin - Il Romanzo Distopico che ha ispirato 1984 e un intero genere letterario
Ambientato mille anni dopo una devastante Guerra dei Duecento Anni, il mondo è ora governato dallo Stato Unico, un regime totalitario guidato dalla figura del Benefattore. La società vive all'interno di una città cinta da una invalicabile Muraglia Verde, che la separa dalla natura selvaggia e irrazionale del mondo esterno.
La vita dei cittadini, identificati da numeri al posto dei nomi, è regolata dalla matematica e dalla logica più ferrea, scandita minuziosamente dalla "Tavola delle Ore". Le abitazioni sono costruite interamente in vetro per garantire una sorveglianza reciproca e costante, annullando ogni forma di privacy. In questo mondo perfettamente razionale, il libero arbitrio è considerato la causa dell'infelicità e per questo è stato abolito.
Il protagonista, D-503, è un brillante ingegnere e matematico, costruttore dell'astronave "Integrale", con cui lo Stato Unico intende esportare il proprio modello di felicità forzata su altri pianeti. D-503 è un cittadino devoto, fino a quando non incontra la misteriosa e ribelle I-330. Lei lo trascina in un vortice di emozioni proibite, risvegliando in lui l'immaginazione e l'"anima", considerate malattie da estirpare chirurgicamente. Attraverso i suoi occhi, D-503 scoprirà l'esistenza di un movimento di resistenza e inizierà a mettere in discussione le fondamenta stesse del mondo che ha sempre considerato perfetto.
Temi chiave
Individuo contro Collettività: Il romanzo esplora il conflitto insanabile tra l'io individuale e il "noi" collettivo imposto da un potere che non ammette deviazioni dalla norma. Il titolo stesso è programmatico: l'individuo si annulla nella massa.
Libertà e Felicità: Zamjatin pone una domanda cruciale: è possibile essere felici senza essere liberi? Lo Stato Unico offre benessere e sicurezza in cambio della rinuncia totale al libero arbitrio, un tema che influenzerà tutta la successiva letteratura distopica.
Critica al Totalitarismo e alla Sorveglianza: Scritto negli anni successivi alla Rivoluzione d'Ottobre, il libro è una satira feroce dei regimi totalitari e una profezia incredibilmente lucida sulla sorveglianza di massa e sul controllo sociale.
Ragione contro Passione: La lotta interiore di D-503 riflette la tensione tra la logica matematica su cui si fonda lo Stato Unico e l'irrazionalità dei sentimenti umani, visti come una minaccia destabilizzante.
Tecnologia e Disumanizzazione: L'autore, ingegnere navale di formazione, utilizza la sua competenza per descrivere un futuro iper-tecnologico dove il progresso, volto all'efficienza assoluta, porta alla completa spersonalizzazione dell'essere umano.
Stile narrativo
"Noi" è narrato in prima persona attraverso gli appunti del diario di D-503. Lo stile di Zamjatin è frammentario, ellittico e a tratti febbrile, riflettendo lo stato di confusione e il tormento interiore del protagonista. La prosa mescola un linguaggio tecnico e matematico a improvvise accensioni liriche, creando un effetto straniante e potente. L'autore si ispira allo "skaz", una tecnica della letteratura russa che riproduce il linguaggio parlato, conferendo alla narrazione un tono immediato, quasi da confessione. Questo stile conciso ed evocativo immerge il lettore nella psiche del personaggio e nel mondo abbacinante e terrificante dello Stato Unico.
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