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Civitate Tremiti. Città scomparse del Medioevo: la città di Termoli prima di Termoli, sede di Contea di Roberto Loritello con l'

Riferimento: 9788872971796

Editore: ABE
Autore: Bascetta Arturo
Pagine: 170
Formato: Libro rilegato
Data pubblicazione: 05 Giugno 2025
EAN: 9788872971796
Autore: Bascetta Arturo
In commercio dal: 05 Giugno 2025
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Descrizione

Scoprire una città antica nel perimetro della propria: è quanto accadde a Termoli odierna che comprese l'antica Civitate Tremiti. Questo libro ripercorre la storia antica, con i luoghi scomparsi e quelli ancora riconoscibili, dall'entroterra alla riva. L'antica Termoli, Porto della Capitanata, è identificata presso l'Isola del Pantano, o Pentano che dir si voglia, alla foce del fiume Biferno, spostamenti tellurici permettendo. I suoi luoghi del 1200 sono Porta Mare, Porto Basso di Castello al Tempio, da S.Martino al Petrale, Cupello, Insula Pantani e Meleta del Biferno, Vallone di Civitate, olim Tremiti, S.Chirico e s.Giovanni, Acquaviva, Monte Antico, Petrara, Vallone delle coste e rivo Sinarca. Riuniti gli illustri dell'epoca, insieme ai periti, prima del 1250 si ebbe il censimento per «Termulis» dei primi beni tassati ai templari. A stilarlo furono il iudex Georgius, notarius Stephanus, Iohannes de Eustasio, iudex Pascasius, notarius Ugo, Angelus Tascarolus, iudex Soticus, Stephanus de Mauro, Roggerius Rufulus, Leonardus de Madio, Eustasius de Madio, Roggerius de Guisinolfo, Iohannes de magistro Alferio, Conradus de Barnabeo, Rogerius de magistro Landulfo, Grimaldus Bos Guerrasius, Christianus Algerius, Iohannes Cantassus, magister Iohannes Symon de Robberto, Iohannes Notulus Simbardus de iudice Ioanne Damianus.40 Tufara era infatti conosciuta per un'acqua particolare, quella della Fontana presso l'orto della Chiesa del Santo Santissimo, a seguire Loco Bassani. Nel suo territorio ricadevano i testimoni che dichiararono i beni posseduti dall'Imperatore presso Termoli erano rappresentati da diversi possedimenti. Una terra era accosto alla fonte di Enrico di Vacca sita al Pantano, unitamente ad altre case che furono di Guerrero, Ugono del Casale e di altri. Sempre in quella parte della Capitanata che oggi ricade in Molise, v'erano i luoghi di S.Croce in Colle, S.Giovanni e Chianca su via Morcone con Plano Olmi, Stampacio a Morcone, e a Piede della Terra. C'era il luogo di Retro palacia, finit cum vicenda Raonis Alamanni, alia est ad Plancam iuxta vicendam domini Girardi, alia est ad Pinisios iuxta terram Raonis Alamanni, in Plano Ulmi, ad Stampacios iuxta vineam Morconis seminatur ad decimam, in Pede ipsius Terre. E' la S.Croce nata sulla Via di Morcone, dove era la vigna di Stampacio, altri beni erano a Piedi Terra di S.Croce. Essi pagavano il dazio imperiale a Pasqua con un tortano, e uno a S.Maria, mentre a Natale gli toccava la spalla di porco. Altri pagavano con polli e vino. Segue l'elenco degli abitanti di S.Croce a cominciare da Giovanni Boianense. Lasciamo ora l'ultimo spicchio di Tufara, per tornare verso il fiume Fortore con Vecticare iuxta flumen Fortorem, ad Collem Vertulum, ad Collem Crescenti, ad Petras Siccasa vicendam unam iuxta terram RobbertideNubilione... Item in via Sancti Angeli, ad Fontem de Salice. Altri beni sono in flumine Tyberonis, valet per annum auri unciam unam. I beni di Tufara fino a Pesclum Gualdonis, ad locum Moraldia, valet in oleo coppam unam. Ed eccoci giunti ai Casali di Termoli. Essi erano quelli vicino alla Chiesa di S.Anastasia à Mare, ai Baroncelli, e presso i beni di Ugone de Florentino, proprio nel suburbio termolese. Altre case erano presso i beni di sire Leone, Giovanni Sarraceno, il palazzo di Domino Goffredo, Ursone Porco, tutte censite. C'erano le vigne a Rivo Buio, alla Croce da Ursone Bove, quelle di Roberto Liadosi, Giovanni Cito e Nicola Russo, vicino a quelle di Matteo dell'Isola, a Cava Mare presso Goffredo, alla Macchia, dove stava Bartolomeo Vassallo, in Asinarclo a Marcum e S.Maria, al Piano presso Monachini, alla Fonte di Schiava, vicino a Tondini di Aversa. Il testo contiene anche una interessante appendice sui Molisio, imparentati con i discendenti dal console Ruggiero II dell'Aquila, perché la figlia Emma sposò Maccabeo del Monte Cavoso del S.Angelo e diede origine alla stirpe molisana, nonché alla fondazione di un'altra città chiamata Civitate...
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