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Invenzione della specie. Sovvertire la norma, divenire mostri (L')

Riferimento: 9788869480447

Editore: Ombre Corte
Autore: Filippi Massimo
Collana: Culture
In commercio dal: 27 Ottobre 2016
Pagine: 120 p., Libro in brossura
EAN: 9788869480447
13,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

Facendo ricorso a strumenti filosofici, letterari, artistici e scientifici, questo libro rappresenta un primo tentativo di decostruire la categoria di specie. La tesi principale del volume è che ciò che costituisce la dicotomia gerarchizzante umano/animale non è un fatto di natura, un'operazione neutra e descrittiva, ma una decisione performativa, normativa e normalizzante, che produce ciò che la presuppone: l'Uomo (maschio, bianco, eterosessuale, adulto, normale, sano, proprietario e carnivoro) da una parte e l'Animale (l'insieme formato dai corpi che non contano dei non umani e degli umani animalizzati) dall'altra. Detto altrimenti, la specie è la favola che permette di legittimare il calcolo delle spedizioni che a sua volta naturalizza la narrazione favolistica delle proprietà speciali dell'Uomo. L'opposizione all'antropocentrismo si declina così nella revoca dell'idea che esista in natura un proprio dell'uomo e nella ricerca di quella faglia di vita im/trans/personale che percorre, fragile e gioiosa, il vivente sensuale. In un progressivo passaggio dal saggistico al narrativo, il libro invita a mettersi all'ascolto delle voci, a tratti disperate e a tratti felici, della moltitudine che passa e ad assumere la tenacia politica che non smette di provare a rendere possibile ciò che, a prima vista, appare impossibile.