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    Ora non è finita. Per una metapsicologia concreta: eros e arbeit (L')

    Riferimento: 9788835162360

    Editore: Franco Angeli
    Autore: Izzo Ezio Maria
    Collana: Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 02 Dicembre 2024
    EAN: 9788835162360
    Autore: Izzo Ezio Maria
    Collana: Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive
    In commercio dal: 02 Dicembre 2024
    Non disponibile
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    IVA inclusa
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    Non disponibile

    Descrizione

    La teoria freudiana non si presenta come una dottrina unitaria, ma come un insieme di investigazioni e di congetture. Il primo fondamentale punto oscuro fu il rapporto teoria-prassi. Ma altrettanto importante fu il dubbio di Freud stesso sull'identità epistemologica della psicoanalisi, dubbio che troviamo sia nel Progetto (mai pubblicato) sia negli scritti della Metapsicologia. Tutti gli scritti teorici di Freud sono però da leggere come un work in progress e da tempo è giunto ormai il momento di parlare di una Metapsicologia concreta, cioè operante. La psicoanalisi, oggi più che mai, deve fare un bilancio, su richiesta del MUR ma soprattutto dei pazienti che vogliono chiarezza sulla possibilità di avere una terapia allargata a tutte le diversità della patologia e non solo alle nevrosi. Il bilancio della psicoanalisi non può che essere positivo, ma i freudiani in gran parte si sono rifugiati in una posizione egemonica che rappresenta un rischio per la disciplina. Nessuno può avere dubbi sull'efficacia dell'ascolto e sul rispecchiamento psicoanalitico anche al di là della nevrosi. Ma come ciò abbia modificato la prassi è ancora cosa non ben definita. Da qualche decennio si incontrano poi i pazienti delle nuove generazioni che affrontano la rivoluzione digitale, la quale ha reso ancor più problematico l'incontro con l'altro divenuto virtuale, dalle macchine (che però non sono pensanti e mai lo potranno essere) fino alla IA. Chiude il libro una lunga intervista di Izzo a Chat GPT 3.5. L'uomo, afferma l'autore, non deve temere la macchina, ma piuttosto, come i fisici che progettavano la bomba atomica, deve temere se stesso, quella pulsione di morte che Freud chiamòthanatos, dichiarandola inestirpabile come eros. Prefazione di Anna Maria Nicolò.
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