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    Matrice della forma. Riflessioni sui vincoli metamorfici fra estetica e morfolog

    Riferimento: 9788877261076

    Editore: Aesthetica
    Autore: Maggiore Valeria
    Collana: Preprint
    Pagine: 142
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 23 Gennaio 2020
    EAN: 9788877261076
    Autore: Maggiore Valeria
    Collana: Preprint
    In commercio dal: 23 Gennaio 2020
    Non disponibile
    12,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    «Alla realtà piacciono le simmetrie e i leggeri anacronismi, scriveva Jorge Louis Borges nel racconto Il Sud: la natura ama giocare con le forme, modificarle in mille modi, dare loro una nuova apparenza mantenendo inalterate le simmetrie, cioè i rapporti a esse soggiacenti, così da dare origine a nuovi eventi formali preservando l'antico sotto nuove vesti. Il termine simmetria, cui Borges fa riferimento, non è da noi interpretato nel suo significato artistico (cioè come equivalenza speculare della parte destra e sinistra di un corpo) quanto piuttosto nel suo significato matematico, originatosi già in ambito greco e giunto al culmine della sua teorizzazione solo nel Novecento. In tale accezione, esso indica l'armonia e l'equilibrio di elementi differenti all'interno di un sistema organicamente strutturato e l'espressione da esso derivata gruppo di simmetria si riferisce a un insieme di enti che condividono certe caratteristiche invarianti pur consentendo un elevato margine di differenziazione formale. Solo se tali caratteristiche non sono preservate, secondo i matematici si produce la novità, si ha cioè una rottura di simmetria che determina l'introduzione di nuove regole, di nuove invarianti. Prendendo le mosse da tali premesse, nel presente lavoro si è cercato di dimostrare che alcuni termini ampiamente utilizzati nel dibattito estetico e biologico contemporaneo (quali metamorfosi, tipo, vincolo e plasticità) si muovono tutti nel medesimo ambito semantico, strettamente legato all'idea di una matrice della forma, di un quid che soggiace al mutamento senza impedirne la sua piena attuazione.» (Dall'introduzioni)
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