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Quando il Sud divenne arretrato

Riferimento: 9788868664602

Editore: Guida
Autore: Ippolito Armino Pino
Collana: Lente d'ingrandimento
Pagine: 236
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 04 Gennaio 2018
EAN: 9788868664602
Autore: Ippolito Armino Pino
Collana: Lente d'ingrandimento
In commercio dal: 04 Gennaio 2018
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Descrizione

Perché il Mezzogiorno è l'area più arretrata d'Italia e una delle più povere d'Europa? Per spiegarlo è stata avanzata l'ipotesi, mai del tutto accantonata, dell'inferiorità dei Meridionali, una popolazione per natura apatica e un po' imbrogliona, tanto amante della buona vita quanto indisponibile alle fatiche del lavoro. Gli Italiani del Centro-Nord avrebbero ereditato le virtù civiche delle antiche e fiorenti città rinascimentali, generando un divario con il resto della penisola che sarebbe divenuto incolmabile nell'arco di un millennio; ma questo non spiega perché, ad esempio, il Piemonte, una regione che non ha conosciuto l'età rinascimentale, sia oggi una delle più ricche e progredite d'Italia. Almeno per tutto il Settecento Napoli e il Mezzogiorno furono più avanzate di Torino e del Piemonte. Quando allora il Sud è divenuto arretrato? Una facile scorciatoia porta all'unità d'Italia e assolve le classi dirigenti meridionali da ogni responsabilità. Un'analisi storica più attenta conduce, viceversa, alla identificazione di un divario tra le due parti del nostro Paese, che non aveva iniziale natura economica e che ha avuto origine soltanto negli ultimi decenni di storia indipendente del Mezzogiorno.
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