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Operaicidio. Perché e per chi il lavoro uccide. Le storie, le responsabilità, le riforme

Riferimento: 9788860432216

Editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
Autore: Giordano Bruno C., Patucchi Marco
Collana: Al limite
Pagine: 192
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 14 Maggio 2025
EAN: 9788860432216
Autore: Giordano Bruno C., Patucchi Marco
Collana: Al limite
In commercio dal: 14 Maggio 2025
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Descrizione

Operaicidio: un neologismo, oggi inesistente, per definire la strage infinita del lavoro che uccide. Attraverso una sorta di semantizzazione, i vari capitoli dell'opera sono impostati come voci di un dizionario enciclopedico che spiega il significato sociale, economico, umano (privato e pubblico), le cause, i costi, le soluzioni possibili e le responsabilità (anche politiche) di una guerra civile che nessuno sa o vuole vincere. In Italia la media è di tre morti di lavoro al giorno, e di un infortunio al minuto, senza contare i casi nascosti del lavoro nero. L'opera contrasta e supera un racconto meramente numerico e cronachistico, a favore di una visione allargata che contempla anche proposte concrete di intervento e riforma. Guardando inoltre al versante oscuro degli infortuni che quasi mai vengono denunciati; alle morti da amianto; alla responsabilità dell'informazione per il linguaggio usato nella cronaca; ai silenzi di Stato del sistema radiotelevisivo pubblico; ai fatti dolosi in un lavoro tanto irregolare da diventare criminogeno; allo sfruttamento del caporalato; alla perdita di memoria, agli orfani e ai coniugi dimenticati; alla evidente inconcludenza di percorsi giudiziari che si prolungano troppo e si spengono quasi sempre in assoluzioni o prescrizioni. Una tragedia spesso definita erroneamente come fatalità o fenomeno, mentre è assenza di coscienza e di senso di colpa. Parallelo al cuore analitico e polemico del libro, un secondo piano narrativo che lo accompagna e, in un certo senso, lo incarna: la Spoon River delle vite invisibili dei morti di lavoro. Passioni, affetti, emozioni di chi è caduto nella trincea di questa guerra minore. Introduzione di Luciano Canfora.
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