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Arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie (1920-1940). Catal

Riferimento: 9788836612185

Editore: Silvana
Autore: Villari A. (cur.)
Collana: Cataloghi di mostre
In commercio dal: 25 Settembre 2008
Pagine: 216 p., Libro in brossura
EAN: 9788836612185
28,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

In tutta Europa e in America, tra la fine della prima guerra mondiale e l'inizio della seconda, il manifesto assume un ruolo preponderante: in Italia sì tratta di due decenni dominati dalle sperimentazioni delle avanguardie, in una varietà di linguaggi e di soluzioni che per la prima volta vanno incontro alle nuove esigenze della comunicazione di massa, della propaganda, della diffusione del mercato, di un'unificazione, insomma, del vivere e del gusto. In quest'ottica il manifesto diviene il veicolo principale - e prediletto sia dagli imprenditori sia dal pubblico - di una nuova immagine dell'Italia, che si vuole dinamica, veloce, arguta o, nel caso della grafica di regime, sicura e assertiva, fino alla violenza visiva. Un'Italia travagliata dai tragici errori della politica, ma capace di modernità e, anche nel confronto con altri Paesi occidentali, di un linguaggio figurativo audace e sperimentale. Campo di ricerca per i più grandi artisti del nostro Novecento, da Adolfo Wildt a Duilio Cambellotti, dai futuristi Balla, Depero, Tato e Prampolini a Mario Sironi e Lucio Fontana, il mondo del manifesto pubblicitario ha visto concentrarsi negli anni Venti e Trenta talenti riconosciuti: Leonetto Cappiello, Marcelle Dudovich, Gino Boccasile, Erberto Carboni, Bruno Munari, Sepo, Seneca, insieme a molti altri {più di sessanta gli artisti presentati), autori di prove grafiche ancora oggi sorprendenti per l'essenzialità del segno, gli arditi accostamenti cromatici, la varietà dei caratteri grafici.