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Cinema italiano di regime. Da «La canzone dell'amore» a «Ossessione». 1929-1945

Riferimento: 9788842089445

Editore: Laterza
Autore: Brunetta Gian Piero
Collana: I Robinson. Letture
In commercio dal: 02 Luglio 2009
Pagine: 447 p., Libro in brossura
EAN: 9788842089445
24,00 €
IVA inclusa
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Descrizione

All'inizio degli anni Trenta diversi fattori si intrecciano e danno vita in Italia alla rinascita di una cinematografia giunta a toccare quota zero: una legge che incoraggia la ripresa della produzione autarchica e ostacola la marcia trionfale delle Majors americane, l'avvento del sonoro e un vero e proprio ricambio generazionale, che vede entrare in scena un gruppo di giovani guidati da Alessandro Blasetti e ispirati dalle teorie e pratiche del cinema sovietico. Dai primi anni Trenta alla caduta del regime la parola d'ordine, comune a tutte le voci - fasciste e antifasciste - del cinema italiano è aprire gli occhi sul Paese, fino a quel momento assente dal grande schermo. La fame di realtà unisce e accomuna una serie di film che, da Gli uomini che mascalzoni di Camerini, attraversano l'intero periodo fino ad approdare a Ossessione di Visconti, il momento più alto nella realizzazione di un nuovo modo di fare cinema. Da parte sua il fascismo mantiene verso l'industria del grande schermo un atteggiamento più tollerante che verso altri settori della vita sociale e culturale. Una volta assicuratosi il controllo dell'informazione con i cinegiornali Luce, il Duce non chiede mai esplicitamente a registi e produttori di piegarsi alle esigenze della propaganda e i pochi tentativi in tal senso (Scipione l'africano su tutti) risultano ben poca cosa.