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    Dalla razza biologica alla razza culturale. L'antisemitismo contemporaneo

    Riferimento: 9788893131773

    Editore: Asterios
    Autore: Germinario Francesco
    Collana: Volantini militanti
    Pagine: 48
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 14 Maggio 2020
    EAN: 9788893131773
    Autore: Germinario Francesco
    Collana: Volantini militanti
    In commercio dal: 14 Maggio 2020
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    Descrizione

    Le posizioni, presenti anche in alcune voci - peraltro prestigiose - della storiografia le quali tendono a presentare l'antisemitismo come un atteggiamento irrazionale, rischiano di precludersi la comprensione di questo fenomeno storico che ha allignato per secoli in Occidente. Si tratta di posizioni moralmente comprensibili, ma legate a una visione illuministica della cultura: questa come esercizio il cui fine è quello di elevare l'umanità, eliminando i conflitti e le violenze. Viceversa, l'antisemitismo è visto come un atteggiamento di barbarie, di regressione culturale e, in quanto tale, da respingere appunto come irrazionale. Questo giudizio può essere accettabile dopo Auschwitz; ma è da riconoscere che è sterile sotto l'aspetto della conoscenza storica. Del resto, si trascura che, non solo prima ma anche negli anni del dominio nazista, in parecchie delle voci più rappresentative della cultura europea posizioni e atteggiamenti antiebraici non erano occasionali, solo che si pensi ad autori come Pound, Drieu La Rochelle, Céline. Cos'è il confuso dibattito sull'antisemitismo di pensatori come Heidegger e Schmitt - un dibattito che, in corso ormai da decenni, è tutt'altro che concluso -, se non il riconoscimento che coloro che sono considerati il maggior filosofo del Novecento e uno dei più acuti giuristi del secolo scorso avevano talvolta assunto atteggiamenti polemici verso l'ebraismo e, nel caso di Schmitt, atteggiamenti antisemiti che risultavano in linea con quanto sosteneva la propaganda nazista?
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