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Penna uccide? L'informazione in terra di mafia (La)

Riferimento: 9788877963086

Editore: Bonanno
Autore: Martorana Valerio D.
Collana: Tascabili Bonanno. Comunicazione
Pagine: 144
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 01 Gennaio 2007
EAN: 9788877963086
Autore: Martorana Valerio D.
Collana: Tascabili Bonanno. Comunicazione
In commercio dal: 01 Gennaio 2007
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Descrizione

Qual è il ruolo dell'informazione in terra di mafia? Cosa pensano i mafiosi dell'informazione? Dai colloqui avuti dall'autore nelle carcere italiane con alcuni di essi, si scopre che studiano attentamente le notizie e i modi di produrle, distinguono attentamente tra i giornali buoni, obiettivi (quelli che attuano la par condicio tra mafia ed antimafia) e quelli cattivi, faziosi (quelli che mostrano più simpatia per le forze dell'ordine e la magistratura che per la mafia). Fa più paura la carta stampata che non la televisione; il servizio scritto è un documento, una fonte normativa (pur non istituzionalmente riconosciuto); l'articolo di giornale è tenuto in archivio dagli organi inquirenti e quindi rimane in eterno. Al mafioso non interessa tanto l'opinione pubblica, ma il fatto che quel pezzo di giornale vada a finire sui tavoli di chi gestisce il potere in una piccola comunità provinciale (Questore, Prefetto, Procuratore, Presidente del Tribunale, Concorrenti, Attori Politici). In questo modo il servizio scritto sul giornale può andare a destabilizzare eventuali equilibri raggiunti tra gli attori istituzionali che gestiscono quel territorio.
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