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    Canta la cicala. Taglia, taglia, il grano al padrone, al contadino la paglia

    Riferimento: 9788895833286

    Editore: Albani
    Autore: Camprini Italo
    Collana: Saggi
    Pagine: 264
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 13 Settembre 2025
    EAN: 9788895833286
    Autore: Camprini Italo
    Collana: Saggi
    In commercio dal: 13 Settembre 2025
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    Descrizione

    Canta la cicala descrive la vita dei contadini romagnoli tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, raccontata con le parole di uno di loro. Il libro (prima edizione 1978) raccoglie i frutti di cinquant'anni di ricerca condotta in prima persona da Italo Camprini, ex bracciante agricolo, e propone un susseguirsi vivissimo di immagini della cultura contadina. Ne viene fuori una Romagna antica e allo stesso tempo nuovissima per il lettore, non turistica né urbana, dove il lavoro più duro assume una dimensione di vita e di sopravvivenza e dove la comunità è sempre presente come fondamentale forza educante. Da parte sua Roberto Farné, nel presentare a distanza di quasi mezzo secolo questa nuova edizione, analizza come il tempo biologico (il ciclo stagionale dei lavori, la rigida struttura familiare e sociale), descritto da Camprini come immutabile e circolare, sia stato modificato dal tempo culturale (una guerra, il Fascismo, un'altra guerra, la Liberazione, la democrazia) che lo ha trasformato in una struttura a spirale aperta verso il cambiamento e un progresso continui. Progresso, nota Farné, che lascia però una domanda in sospeso: fino a quando? Il mondo descritto da Camprini era infatti basato naturalmente sulla sostenibilità, al punto da non conoscere questo termine e i problemi ad esso sottesi, ma oggi? Nessuna nostalgia comunque per un mondo dove «...i bambini non andavano a scuola, lavoravano a otto anni, venivano picchiati, morivano di appendicite e gli adulti, le donne soprattutto, non se la passavano meglio.» «Era necessario che quel mondo finisse per poterlo conoscere davvero, e quindi comprenderlo nella sua complessità», era necessario guardarlo dalla giusta distanza. Completa la nuova edizione un piccolo apparato iconografico, teso a ridare una memoria visiva del mondo descritto da Camprini.
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