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    Villa Altoviti ai Prati di Castello. Eclissi di un paesaggio fluviale (La)

    Riferimento: 9788833672274

    Editore: Officina Libraria
    Autore: Legé Alice Silvia
    Collana: Saggi in officina
    Pagine: 228
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 05 Luglio 2024
    EAN: 9788833672274
    Autore: Legé Alice Silvia
    Collana: Saggi in officina
    In commercio dal: 05 Luglio 2024
    Non disponibile
    22,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    Nel 1524 il banchiere fiorentino Bindo Altoviti acquista per sé e per i suoi «heredi una vigna posta dierto a Castel Santo Agnolo», presso un'ansa del Tevere che si affaccia strategicamente verso il porto di Ripetta. Circondato da vigneti, canneti e orti, il casino nobile e il suo giardino si incardinano in una struttura composita, nobilitata da una loggia affrescata da Giorgio Vasari nel 1553. Mai completamente indagata dalla critica, villa Altoviti fu gravemente danneggiata da un incendio durante l'assedio del 1849 alla neoproclamata Repubblica Romana. Il ritrovamento di due inventari, integralmente trascritti in appendice, permette al volume di ripercorre la storia della proprietà, fino alla sua definitiva scomparsa, quale vittima dell'urbanizzazione selvaggia che seguì l'Unità d'Italia. Elemento focale nel paesaggio rurale del Tevere, villa Altoviti rivaleggiava con la più nota proprietà di Agostino Chigi, l'attuale villa Farnesina. Alla fortuna iconografica della riva del Tevere ai Prati di Castello, luogo di promenades e oggetto di interesse vedutistico, è dedicato il saggio di Alessandro Cremona, storico dell'arte e dei giardini, che, attraverso la ricognizione del cospicuo materiale figurativo prodotto tra Sei e Ottocento, ne evidenzia le singolarità ricostruendo le vicende della limitrofa villa di Montesecco, aneddoticamente identificata come la casa di Claude Lorrain.
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