Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

 

Libro acquistabile con Carta Docente.

 

Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

 

Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

 

Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

 

Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

Vergogna delle città. Agli albori del giornalismo di inchiesta (La)

Riferimento: 9788865486252

Editore: DeriveApprodi
Autore: Steffens Lincoln, Rauty R. (cur.)
Collana: Collana di scienze umane e sociali
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 03 Ottobre 2025
EAN: 9788865486252
Autore: Steffens Lincoln, Rauty R. (cur.)
Collana: Collana di scienze umane e sociali
In commercio dal: 03 Ottobre 2025
Disp. in 1/2 gg lavorativi
18,00 €
IVA inclusa
Quantità
Disp. in 1/2 gg lavorativi

Descrizione

A inizio Novecento il volume di Lincoln Steffens - qui per la prima volta tradotto in italiano da Raffaele Rauty - inaugurò le pubblicazioni del giornalismo di inchiesta statunitense, denunciando la corruzione urbana presente nelle principali città americane (Chicago, St. Louis, Philadelphia, New York). Il libro di Steffens, gli articoli e i testi di quei giornalisti - definiti muckraker - mostrarono con le loro indagini la corruzione diffusa nella politica, lo stravolgimento collettivo dell'ordine democratico e dei principi morali, le frodi continue nell'intervento pubblico, un pericoloso disinteresse di massa per il controllo della realtà sociale. L'attualità del volume ripropone la necessità dell'autonomia e indipendenza del lavoro giornalistico da ogni forma di potere. In un paese come l'Italia, in cui la corruzione è endemica e la libertà di informazione è problema costante, questo libro è di sconvolgente attualità. «In una situazione così complessa e condizionata da cambiamenti repentini e drastici, capaci di mettere a repentaglio il bene più prezioso per una democrazia, il compito di vigilare per chi svolge questo mestiere è ancora più importante e decisivo. Seguire l'esempio di Lincoln Steffens dovrebbe essere per tutti i giornalisti l'imperativo categorico» (dalla Postfazione di Sergio Rizzo)
E-book non acquistabile