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    Uso e abuso delle dediche. A proposito del «Della dedicatione de' libri» di Giovanni Fratta

    Riferimento: 9788884761293

    Editore: Edizioni dell'Ateneo
    EAN: 9788884761293
    isbook: 1
    Autore: Marco Santoro
    Collana: Biblioteca di «Paratesto»
    In commercio dal: 2006
    Pagine: 156 p., Libro in brossura
    Non disponibile
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    Descrizione

    Il volume presenta l'edizione anastatica, con trascrizione, note e ampio commento critico, dell'opera di Giovanni Fratta Della dedicatione de' libri, pubblicata nel 1590 a Venezia, per i tipi di Giorgio Angelieri. Si tratta di un dialogo incentrato sul tema delle 'dediche', tema che dalla metà del Cinquecento in poi, acquista visibilità e importanza; ed è proprio con questo breve trattato che si ha una prima formulazione di una embrionale teoria della dedica, in cui la complessa tematica inerente formule, valenze e procedure di destinazione beneficia di una prima sistematica e articolata focalizzazione. Con l'ingresso della stampa nel mondo del libro, il costume di dedicare le stampe a uomini insigni per dottrina o dignità diventa sempre più diffuso: dediche indirizzate principalmente a principi, re, nobili, papi e uomini potenti, con l'intento di ottenere una ricompensa, per lo più in denaro, per il dono pubblico elargito. A mano a mano l'importanza delle dediche si consolida: si configura così una sorta di genere letterario, che prevede una struttura sempre più articolata e codificata. Fratta affronta la questione della dedica con grande lucidità e articolazione di argomenti, a conferma di quanto il problema fosse presente nella coscienza dell'uomo di lettere cinquecentesco, ben consapevole dei nuovi scenari editoriali con cui ci si doveva ormai confrontare.
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