Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

     

    Libro acquistabile con Carta Docente.

     

    Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

     

    Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

     

    Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

     

    Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

    Troppo e il vano. Percorsi di formazione linguistica nel secondo Ottocento (Il)

    Riferimento: 9788876674730

    Editore: Cesati
    Autore: Polimeni Giuseppe
    Collana: Linguistica e critica letteraria
    Pagine: 242
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 21 Maggio 2014
    EAN: 9788876674730
    Autore: Polimeni Giuseppe
    Collana: Linguistica e critica letteraria
    In commercio dal: 21 Maggio 2014
    Non disponibile
    27,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    Il volume raccoglie dieci saggi dedicati alla ricerca di una lingua comune nell'Ottocento italiano. Fulcro storico è l'Unità d'Italia, intesa come spartiacque in cui le istanze del primo Ottocento trovano una concreta possibilità di realizzarsi attraverso il sistema scolastico e i moderni mezzi di comunicazione. Ripercorsi i momenti di un'unificazione intesa come estensione di una varietà all'intera nazione (principalmente attraverso la scuola), il libro si propone di sondare il nodo problematico della definizione di uno strumento linguistico che garantisca a tutti una partecipazione democratica alla vita civile. Centrale si dimostra il concetto di popolo: inteso in prima battuta come una non definita entità a cui lo scrittore è chiamato a rifarsi per costruire una lingua spontanea, il popolo diviene gradualmente proiezione delle istanze della vita civile di un'intera società. I saggi si dispongono lungo un'ideale linea di demarcazione che riguarda il problema della varietà linguistica, di quell'abbondanza di parole e di forme che caratterizza storicamente l'italiano: da un lato i manzoniani si adoperano per raggiungere una riduzione di forme concorrenti, considerate come inutile orpello nell'accesso democratico alla parola; dall'altro Graziadio Isaia Ascoli e la sua scuola propongono sondaggi negli strati della lingua con l'intento di ricostruire le valenze storiche della varietà e di favorirne la consapevolezza nell'uso effettivo.
    E-book non acquistabile