Strano caso del Canaletto. La nona indagine del maresciallo Occhipinti (Lo)

Treviso si risveglia avvolta nel gelo e nella sorpresa: durante un sontuoso ricevimento in villa Grimani, un prezioso Canaletto originale sparisce nel nulla. Nessun allarme, nessuna effrazione, nessuna traccia. Solo una cornice vuota e una gatta siamese come unica testimone. Il maresciallo Salvatore Occhipinti, siciliano trapiantato al Nord, si ritrova coinvolto in un'indagine che ha il sapore dell'assurdo: una nobiltà decadente, servitù dal passato misterioso, una governante rigida come il marmo, e un restauratore troppo affascinante per non destare sospetti. Accanto a lui, il fidato appuntato Caruso, giovane e zelante, e una città che osserva, commenta, spettegola. Poche ore dopo, lungo il Sile, viene ritrovato un anziano che - come ogni mattina - era uscito a dare da mangiare alle anatre. Coincidenza o parte dello stesso mistero? Tra piste che si intrecciano, ironia tagliente, atmosfere grottesche e dialoghi affilati, tornano gli amici dell'osteria Al Sole: Mario, l'oste concreto e disilluso, sempre un passo avanti nel cogliere le debolezze umane; Angela, la cameriera brillante e curiosa, capace di leggere le persone meglio di molti investigatori; e Matteo, pensionato instancabile con un'informazione per ogni occasione e un orecchio ovunque. Un racconto giallo brillante e pungente, che mescola mistero e umanità, risate e sospetti, e trasforma la placida Treviso in un teatro dove ognuno ha qualcosa da nascondere e molto da raccontare.