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Quaranta colonne. Le rovine di Persia nella cultura europea del diciottesimo secolo (Le)

Riferimento: 9788870887358

Editore: Bibliopolis
Autore: Giusti Emanuele
Collana: Identità e alterità nell'Europa moderna
Pagine: 496
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 14 Luglio 2025
EAN: 9788870887358
Autore: Giusti Emanuele
Collana: Identità e alterità nell'Europa moderna
In commercio dal: 14 Luglio 2025
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Descrizione

Nel corso della loro storia, gli Europei hanno costruito numerosi altri: il turco, gli ebrei, gli eretici, i selvaggi. Rintracciati all'interno dell'Europa o ben oltre i suoi confini, individuati nel presente o proiettati nel passato, e spesso sottratti al proprio futuro, gli altri incarnano una differenza inquietante o allettante e contribuiscono all'elaborazione della nostra identità. Le quaranta colonne si muove tra la fine del Seicento e l'inizio dell'Ottocento, tra Parigi e Londra, Amsterdam e Gottinga, Calcutta e Esfahan, per interrogare la storia di una delle più longeve alterità dell'Europa e dell'Occidente - l'Iran - nel secolo lungo che inaugura la nostra modernità. All'incrocio tra storia della storiografia, storia delle interazioni eurasiatiche e storia della ricezione dell'Antico, il volume esplora questa alterità dal punto di vista inedito dell'incontro con i monumenti del passato preislamico dell'Iran - innanzitutto le rovine di Persepoli, che gli Iraniani di età moderna chiamavano Chehelmenar, quaranta colonne. Diffuse in descrizioni e disegni dai viaggiatori, discusse sia come documenti di usi e costumi sia come opere d'arte da antiquari, collezionisti e amatori, si posero al centro di ben diverse narrazioni storiografiche di matrice illuministica. Nel corso del Settecento le rovine persiane svolsero ruoli decisivi nella cultura europea: furono un catalizzatore per la scrittura della storia dell'Asia; uno spazio di contaminazione tra culture del passato europee e persiane; un crocevia per la definizione dei confini storici e geografici del concetto di antichità; un terreno privilegiato di articolazione della differenza politica, religiosa e culturale.
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