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    Pratiche discorsive su arte e filosofia

    Riferimento: 9788857572918

    Editore: Mimesis
    EAN: 9788857572918
    isbook: 1
    Autore: Conti V. (cur.)
    Collana: Eterotopie
    In commercio dal: 04 Febbraio 2021
    Pagine: 190 p., Libro
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    Descrizione

    Il libro configura, tramite effetti di memoria, forme fluide di pensiero. L'esito delinea, per frammenti, un'archeologia del sapere estetico della post-modernità. Sopra-vivendo derridianamente, perfino alla pandemia, l'arte, dei cosiddetti tempi interessanti, sarebbe in via di sparizione con Baudrillard e Virilio, di espansione con Perniola, presente Ovunque o in nessun luogo con Peter Osborne. Non è più la mimesi, né la sua duplicazione speculare o spettrale, né la pulsione di ricognizione di Marin, ma la sostituzione con un segno, un algoritmo, un doppio operazionale, come vuole Baudrillard, l'abisso in cui implode l'opera nella mappa di un processo. Il Dada e l'Oriente fanno suono in John Cage, la Gesamtkunstwerk accomuna megaprogetti curatoriali in Szeemann e Celant, lo sguardo dei ritratti di Urs Lüthi, riguardandoci, assolve alle funzioni di sorvegliarne, custodirne, autenticarne il vuoto di presenza, nel visitato soliloquio del Portrait de l'artiste, en général di Lacoue-Labarthe. Corrono, senza incontrare un termine, senza mai urtare nel muro di un'assenza, di un limite, che sarebbe il marchio di una mancanza, le intensità pulsionali della Grande Pellicola Effimera lyotardiana. Adorno ritorna per ribadire che Le sole opere che oggi contano sono quelle che non sono più opere, ma accadimento di un'operazione che mantiene un segno e un'intenzione di coscienza espositiva, para-autoriale, inter-testuale.
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