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    Partigiano, portami via. La stampa e l'uso politico della Resistenza

    Riferimento: 9788864437392

    Editore: L'Asino d'Oro
    Autore: Gramigni Paola
    Collana: Le gerle
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 18 Aprile 2025
    EAN: 9788864437392
    Autore: Gramigni Paola
    Collana: Le gerle
    In commercio dal: 18 Aprile 2025
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    Descrizione

    «C'era una volta Togliatti, c'era una volta il Pci e ora scopriamo che c'era una volta la Resistenza. La prossima volta scopriremo che c'era una volta anche la prima Repubblica» (Alessandro Natta, dirigente comunista). Siamo nel settembre del 1990. A un anno dalla caduta del Muro di Berlino e dalla svolta della Bolognina, sulla stampa italiana infuria una campagna, impensabile fino a poco tempo prima, che si accanisce su partigiani e resistenti. Si tratta del primo vero e proprio attacco al «paradigma antifascista» che aveva fatto da base e fondamento alla democrazia italiana a partire dal secondo dopoguerra. Cosa stava accadendo? Questo libro intende analizzare gli snodi più significativi attraverso i quali si inizia a decostruire, nel discorso pubblico e a opera dei media, il 'mito fondativo' della guerra partigiana, in quello scorcio di tempo che segnerà il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica. Anni cruciali, attraversati da una grave crisi istituzionale e politica che esiterà nell'avvento del berlusconismo e della destra postfascista, entrata a far parte, per la prima volta, del governo della Repubblica 'nata dalla Resistenza'. Resta sullo sfondo una questione: il tentativo di abbandonare la contrapposizione fascismo/antifascismo è il frutto avvelenato del crollo del sistema partitico italiano nei primi anni Novanta, o ne costituisce una delle cause? E ancora: svuotare di senso la Resistenza in quale misura ha portato al declino della democrazia in Italia?
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