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    Riferimento: 9788869164743

    Editore: Booklet Milano
    Autore: Michael Jakob
    Collana: Babele
    Pagine: 141
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 2009
    EAN: 9788869164743
    Autore: Michael Jakob
    Collana: Babele
    In commercio dal: 2009
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    Descrizione

    Quando è comparso per la prima volta il paesaggio nella coscienza dell'uomo? Una prima risposta fa riferimento a una determinata cornice storico-sociale: il paesaggio è comparso come altro dalla città; dunque, almeno in Occidente, in epoca ellenistica, per poi rinascere nella Roma imperiale, scomparire alla fine del periodo classico, ed emergere di nuovo in Italia a partire dal XIV secolo. Si possono tuttavia definire criteri più precisi evocando parametri linguistici, letterari, pittorici, o concetti filosofici (libertà, coscienza di sé, essere davanti al mondo). La ricerca della comparsa del paesaggio come oggetto teorico nella letteratura filosofica, critica ed estetica, o in quanto valore mediatico spinge l'autore a ricostruire un grande testo che nasce alla fine del secolo XVIII e tocca il suo apogeo nella cultura europea del XIX: basti pensare a Hölderlin, Schiller, Brentano, Richter, Coleridge, Shelley, Wordsworth, Chateaubriand. La storia del rapporto - estetico, letterario, filosofico, architettonico - dell'uomo con il paesaggio narrata in queste pagine parte dall'Ottocento, attraversa l'idealismo tedesco, si prolunga nel Novecento e giunge fino ai pericoli che minacciano oggi il nostro rapporto con la natura - la musealizzazione, la manipolazione, la virtualizzazione -, emblematici di un'ambiguità da cui potrebbero emergere nuove forme del paesaggio.
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