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    Misure di sicurezza e vulnerabilità: la «detenzione» in casa di lavoro

    Riferimento: 9788870008630

    Editore: Mucchi Editore
    EAN: 9788870008630
    isbook: 1
    Autore: De Vanna F. (cur.)
    Collana: Prassi sociale e teoria giuridica
    In commercio dal: 03 Marzo 2021
    Formato: Libro in brossura
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    Descrizione

    La misura di sicurezza personale in casa di lavoro rappresenta oggi un banco di prova per la riflessione critica sul diritto, segnatamente nella prospettiva dello Stato democratico costituzionale e dei diritti fondamentali, anche di rango sovranazionale, soprattutto in relazione ai soggetti considerati 'vulnerabili'. Quando fu introdotta nell'ordinamento, nel 1931, la casa di lavoro fu concepita come un punto d'intersezione tra approccio autoritario e impostazione liberale, e l'attività lavorativa era assunta quale strumento per il reinserimento sociale del soggetto considerato pericoloso. Si tratta di un compromesso oggi non più giustificabile e comunque ampiamente fallimentare. Il volume - attraverso una riflessione a più voci, tra le quali non poteva mancare quella degli internati - mette in questione la presunta razionalità dell'istituto e segnala l'esigenza di un indifferibile intervento di riforma che porti all'abolizione di questo fossile vivente, un rudere che rende più vulnerabili persone già fragili e svantaggiate. Prefazione di Thomas Casadei e Gianfrancesco Zanetti. Contributi di: Francesco De Vanna, Tatiana Boni, Roberta Elmi, Francesco Maisto, Fedora Matini, Valerio Onida, Emilio Santoro, Matteo Zuppi. Testimonianze di persone destinatarie di misure di sicurezza in casa di lavoro.
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