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    Massoneria, liberalismo e fascismo in Terra di lavoro. Alla scoperta di mio nonno, Enrico Villani (1871-1945), studioso, massone

    Riferimento: 9788890061868

    Editore: Frammenti
    Autore: Villani Adolfo
    Pagine: 190
    Formato: Libro rilegato
    Data pubblicazione: 2021
    EAN: 9788890061868
    Autore: Villani Adolfo
    In commercio dal: 2021
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    IVA inclusa
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    Non disponibile

    Descrizione

    La transizione dai governi liberali all'affermazione del Fascismo in Terra di Lavoro si intreccia strettamente con le vicende personali di Enrico Villani, un robusto intellettuale di provincia che si trova ad essere protagonista di una fase cruciale della storia della sua terra. Formatosi alla scuola di un prete garibaldino in camicia rossa, aderisce alla massoneria e diventa amico di Alberto Beneduce. Alimenta, attraverso lo studio sistematico, la conoscenza del patrimonio archeologico dell'area matesina ed entra in contatto con Angelo Broccoli. Aderisce al Partito fascista soltanto nel 1923. Nel 1924 entra a far parte del Direttorio provinciale di quel partito e in questa veste, l'anno successivo, viene nominato Commissario prefettizio per la gestione straordinaria del comune di Piedimonte d'Alife. Da Commissario mette in luce nell'amministrazione pregressa l'esistenza di una vera e propria tangentopoli. Forse anche per questo nel '26 viene espulso dal Partito fascista, nel quale ormai la fanno da padroni tutti i vecchi gruppi dirigenti locali clientelari consolidatisi già in epoca liberale e giolittiana. Mediante una straordinaria manovra trasformista praticata su larga scala il Fascismo abbandona gli aneliti riformisti e rivoluzionari della prima ora e si affida nel governo locale al personale politico e ai potentati di sempre. Mussolini sperimenta con successo in Terra di Lavoro una strategia per allargare la forza e l'influenza del Pnf che diventerà in seguito la linea vincente su scala nazionale. La più estesa provincia dell'Italia meridionale, nel '27 clamorosamente soppressa, si trova così ad essere un grande laboratorio delle manovre politiche nazionali.
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