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    Il giudice profilabile. Studio sull'impatto dei judge profiling A.I. tools nel processo penale

    Riferimento: 9791221114812

    Editore: GIAPPICHELLI EDITORE SRL
    Autore: Damosso Francesco Maria
    Collana: Procedura penale. Studi
    Pagine: 384
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 20 Giugno 2025
    EAN: 9791221114812
    Autore: Damosso Francesco Maria
    Collana: Procedura penale. Studi
    In commercio dal: 20 Giugno 2025
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    Descrizione

    Parlare di profilazione del giudice, cioè di sistemi che grazie all'intelligenza artificiale elaborano masse di dati relativi al magistrato per prefigurare l'esito del processo o per controllarne l'attività professionale, significa entrare in un terreno di novità e, insieme, di tensione. Il judge profiling porta infatti a un altro livello la richiesta di prevedibilità - meglio, predicibilità - della decisione giudiziaria e la possibilità di monitoraggio delle performances di chi esercita il pubblico potere. E però, mettere il giudice sotto una lente d'ingrandimento equivale nel contempo a provocare una duplice alterazione: della rilevanza dei fenomeni osservati e soprattutto del suo comportamento, a causa della sovraesposizione che ne deriva. Trattandosi del giudice, alterazione del comportamento si traduce come mortificazione della sua indipendenza, dunque come ineffettività della tutela dei diritti. Di qui, muovendo cioè dall'inderogabile dovere del legislatore di assicurare tutte le condizioni affinché l'indipendenza si realizzi e si preservi, il senso del presente studio. Uno studio che prende forma anche a partire dalla preoccupazione dovuta al vistoso disallineamento tra i contenuti dell'attuale dibattito sulla giustizia e gli scenari prossimi futuri: la recente apertura al pubblico in open access della banca dati ospitante una parte della giurisprudenza di merito, nella quale si possono ricercare i provvedimenti filtrati mediante i nomi di coloro che li hanno emessi, è un fatto che parla da sé. Ma cavalcare, da parte delle istituzioni politiche, la retorica del giudice trasparente suona solo come il tentativo illusorio di spostare l'attenzione dall'obiettivo veramente meritevole di essere perseguito. Ossia governare la complessità del diritto conciliando il pluralismo valoriale, contestualmente presente nella collettività e nella magistratura, attraverso decisioni ragionevoli e quindi socialmente accettabili.
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