Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

     

    Libro acquistabile con Carta Docente.

     

    Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

     

    Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

     

    Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

     

    Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

    Giardini. Riflessioni sulla condizione umana

    Riferimento: 9788893252201

    Editore: Fazi
    Autore: Harrison Robert Pogue
    Collana: Campo dei fiori
    Pagine: 254
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 29 Giugno 2017
    EAN: 9788893252201
    Autore: Harrison Robert Pogue
    Collana: Campo dei fiori
    In commercio dal: 29 Giugno 2017
    Non disponibile
    20,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    "Cos'è che risveglia nel genere umano l'anelito alla ricreazione del Paradiso perduto? Capolavoro inimitabile, imitazione improbabile; eppure ogni neonato giardino del mondo rinnova la sfida impossibile, tentando di riprodurre quell'impronta divina. Questa è la riscoperta d'una domanda perduta e ritrovata da Robert Pogue Harrison, che risponde, aprendo per noi i giardini delle meraviglie, ovvero la rassegna delle imitazioni, come farebbe un mago comparativista. In questo "romanzo dei giardini" l'Eden è il protagonista, anche zoologico; segue l'Academos platonica, poi il giardino "privato" di Epicuro dove si coltiva "l'in sé e per sé". La lunga sequenza ci conduce fino a Versailles, e forse a Bomarzo; e ad altre mete della mente girovaga, come i campus universitari contemporanei, cosiddetti vivai d'intelligenza. L'autore è un "coltivato giardiniere" di piante mentali, che ci porta in giro a bordo della sua scrittura, sorprendente come un ottovolante, di giardino in giardino. Dove i cancelli della superstizione sbarrano l'accesso ai giardini sapienti, l'autore ermeneuta, corredato degli strumenti del fabbro, li apre con le ingegnose chiavi del giardinaggio filosofico. Inevitabile che i giardini evochino il ricordo del Paradiso perduto, ma allo svelamento del segreto si contrappone la censura del verde ombreggiato dalla controra. Nei luoghi dell'architettura botanica si vive in uno spazio senza tempo, quasi eterno: questo è l'ovvio segreto che ci rivelano le piante, mentre tutti cercano il non tempo che non c'è, trovando solo l'eternità indifferente della natura. Incanta l'esempio della poetessa che immagina che il frutto mangiato da Eva sia stata una melagrana, e i semi contenuti nel frutto proibito la renderebbero, oltre che nostra progenitrice, anche madre della flora tutta. In quest'opera la botanica diventa la livrea allegorica delle filosofie e delle branche scientifiche: ultima meta vincente del libro." (Valentino Zeichen)
    E-book non acquistabile