Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

     

    Libro acquistabile con Carta Docente.

     

    Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

     

    Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

     

    Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

     

    Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

    Formazione del capitale umano e del capitale sociale nello sviluppo economico italiano (1861-1913) (La)

    Riferimento: 9788833390321

    Editore: Pisa University Press
    Autore: Cappelli Gabriele
    Collana: Saggi e studi
    Pagine: 142
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 03 Maggio 2018
    EAN: 9788833390321
    Autore: Cappelli Gabriele
    Collana: Saggi e studi
    In commercio dal: 03 Maggio 2018
    Non disponibile
    14,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    Il volume analizza le determinanti della formazione del capitale umano e del capitale sociale in Italia durante l'età liberale (1861-1913). Le più recenti interpretazioni dello sviluppo economico italiano considerano infatti questi due aspetti fondamentali nel determinare la traiettoria di sviluppo del paese e delle sue regioni, ma vi è ancora molto dibattito sui fattori che ne influenzano l'evoluzione: i risultati che si presentano mostrano che le politiche dei governi liberali non furono sufficienti a combattere la persistenza dell'analfabetismo, soprattutto al Sud, a causa della povertà diffusa nella penisola e del disinteresse delle istituzioni locali. Solo con la centralizzazione della gestione e del finanziamento della scuola elementare, a partire dal 1911, con la legge Daneo-Credaro, il sistema scolastico italiano fece un deciso passo in avanti, innescando una forte convergenza regionale e una diffusione dell'istruzione più rapida rispetto al tardo Ottocento. Anche per quel che riguarda il capitale sociale, si rileva un problema connesso alle politiche postunitarie: la disuguaglianza nella proprietà della terra sembra essere il fattore che più ha ostacolato la formazione del capitale sociale - soprattutto al Sud, per cui l'assenza di una riforma agraria ha pesato sulla capacità di crescita di alcune regioni nel XX secolo. L'assenza di un più incisivo intervento pubblico su questi aspetti rappresenta quindi un'eredità pesante che, avendo ridotto i tassi di accumulazione di capitale umano e di formazione del capitale sociale nel lungo periodo, limita oggi la capacità di crescita dell'economia italiana.
    E-book non acquistabile