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    Fascismo e musica. Le «Celebrazioni della Sardegna» del 1937. I temi e gli argomenti

    Riferimento: 9788875418717

    Editore: Gaspari
    Autore: Quaquero Myriam
    Collana: Fuori collana
    Pagine: 160
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 14 Aprile 2022
    EAN: 9788875418717
    Autore: Quaquero Myriam
    Collana: Fuori collana
    In commercio dal: 14 Aprile 2022
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    Descrizione

    Le Celebrazioni della Sardegna del 1937 rappresentano una testimonianza importante sul rapporto contraddittorio del fascismo con la musica, ma anche una dimostrazione del forte richiamo esercitato dalla musica popolare. A partire dal secondo dopoguerra, anche grazie al durissimo dibattito fluito dalle Celebrazioni, si creano le condizioni perché i musicisti possano davvero confrontarsi con i repertori della tradizione. È dal forte spirito identitario della Sardegna che sono poi scaturiti gli studi degli etnomusicologi Pietro Sassu e Ignazio Macchiarella, dei compositori Franco Oppo e Vittorio Montis e dei tanti giovani compositori, musicisti e studiosi appassionati della musica sarda cresciuti nelle loro scuole. Se nel primo volume di Fascismo e musica si è visto come Mussolini non sia mai completamente caduto nella tentazione di creare un'effettiva Arte di Stato, il secondo volume di Fascismo e musica. Le Celebrazioni della Sardegna del 1937. I temi e gli argomenti dimostra l'importanza e l'attualità delle problematiche affrontate in campo musicale dal regime negli anni della proclamazione dell'Impero. L'ambigua trama che si snoda intorno a Casella e Malipiero, con le continue condanne del neoclassicismo e della musica moderna, è ripresa dalla relazione di Ennio Porrino al III Convegno Nazionale dei Musicisti, che si svolge a Cagliari nel corso delle Celebrazioni del 1937 ed è amplificata da ulteriori articoli dello stesso Porrino e di Francesco Santoliquido nei mesi immediatamente successivi. Ma in realtà, a dispetto di un'ultra pubblicizzata autarchia culturale, durante il ventennio fascista viene alla luce un paesaggio musicale ampio e articolato, dove si sviluppa una molteplicità di espressioni, tra le quali - anche per ragioni storiche e politiche - assume un ruolo speciale la musica popolare.
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