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    Eredità della musica. David J. Bach e i concerti sinfonici dei lavoratori viennesi (1905-1934)

    Riferimento: 9788838922442

    Editore: Sellerio Editore Palermo
    Autore: Violante Piero
    Collana: La nuova diagonale
    Pagine: 227
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 06 Settembre 2007
    EAN: 9788838922442
    Autore: Violante Piero
    Collana: La nuova diagonale
    In commercio dal: 06 Settembre 2007
    Non disponibile
    16,00 €
    IVA inclusa
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    Non disponibile

    Descrizione

    Richard Strauss ha osservato che dirigendo il primo tempo della Terza di Mahler finiva con l'immaginare interminabili schiere di lavoratori in marcia verso il Prater per celebrarvi il Primo Maggio. È un'idea largamente condivisa che la Grande Vienna sia stata uno dei cruciali laboratori del Novecento. Questo studio, che mette assieme la storia, la storia della musica e la musicologia, la storia della cultura e quella sociale, lo riafferma. Ma lo riconsidera, guardandolo dalla prospettiva del tentativo da parte della socialdemocrazia e dei teorici dell'austro-marxismo di fare del proletariato l'erede della tradizione musicale viennese e, attraverso questo, erede della cultura classica tedesca. Un'utopia intellettuale germinante intorno all'organizzazione dei cosiddetti Concerti sinfonici dei lavoratori viennesi, voluta da David J. Bach - responsabile culturale del partito socialdemocratico, figura ancora poco esplorata della Grande Vienna - il cui obiettivo era quello di creare con e per il proletariato una tradizione del moderno che avesse Mahler come perno e Webern come suo interprete. Secondo Piero Violante quest'esperimento ha subito una censura e una cesura. La cesura è consistita nel fatto che la sua violenta interruzione ha creato una frattura nella storia dell'interpretazione e della ricezione del canone musicale a datare dall'avvento dell'austrofascismo. Da quel momento i concerti sinfonici dei lavoratori viennesi sono stati rimossi.
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