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    Edoardo Weiss e la «giustizia penale». Zone di contagio tra psicoanalisi e dirit

    Riferimento: 9788863181050

    Editore: Bonanno
    Autore: Migliorino Francesco
    Collana: Storia del diritto
    Pagine: 208
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 14 Ottobre 2016
    EAN: 9788863181050
    Autore: Migliorino Francesco
    Collana: Storia del diritto
    In commercio dal: 14 Ottobre 2016
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    Descrizione

    Da Vienna a Zurigo, da Trieste a Roma, questo libro prende ad oggetto le zone di contagio tra il discorso giuridico della penalità e quello terapeutico dell'analisi. Il nostro racconto si avvia con la magistrale lezione di Freud agli studenti viennesi di diritto (1906): sullo sfondo il sodalizio con il giovane Jung e il suo originale contributo alla psicologia criminale. In Italia la perdurante ipoteca lombrosiana - declinata con la medicina costituzionale, la biotipologia e l'antropologia criminale - dava fiato, in quel torno d'anni, a una diffusa avversione per l'inconscio freudiano. Toccherà a Edoardo Weiss, l'autentico e tenace pioniere del movimento psicoanalitico italiano, impegnarsi nelle riviste e nei congressi per mettere al riparo la giovanissima scienza dalle malevoli allusioni e da toni di inaudita durezza che venivano anche da filosofi e letterati di formazione idealistica. Ma c'è di più: a Roma, dal 1932, egli seppe costruire una fitta rete di relazioni con i giuristi (e i criminologi) della prestigiosa rivista La Giustizia penale.
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