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    Certosa bianca e verde

    Riferimento: 9788893644891

    Editore: In Riga Edizioni
    EAN: 9788893644891
    isbook: 1
    Autore: Cervellati Alessandro
    In commercio dal: 15 Luglio 2025
    Formato: Libro in brossura
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    Descrizione

    Tra le numerose pubblicazioni di Alessandro Cervellati, dedicate agli usi e costumi della gente comune di Bologna, Certosa bianca e verde spicca per il suo tema insolito: il Cimitero Monumentale della Certosa. Non una semplice guida, bensì un affascinante viaggio narrato con lo stile unico di Cervellati e arricchito dalle sue inconfondibili illustrazioni. Attraverso le sue pagine, Cervellati esplora quello che è il primo cimitero monumentale d'Italia, scoprendo biografie dimenticate, analizzando monumenti e rivelando curiosità che diventano spunti per rileggere l'Ottocento bolognese, con le sue dinamiche sociali e le influenze della politica europea, estendendosi fino al primo Novecento. Frutto di una sorprendente e approfondita ricerca tra archivi e documenti, attingendo in particolare dall'editoria quotidiana tra Ottocento e primo Novecento, il libro cattura l'essenza di un luogo e di un'epoca senza indulgere nella nostalgia. Ristampare oggi questo libro significa rendere omaggio a un autore che ha dedicato la vita a consegnare ai cittadini del futuro la memoria di come siamo arrivati al presente, un patrimonio di aneddoti e riflessioni ancora attualissimo. A cinquant'anni dalla morte di Alessandro Cervellati (1892-1974) questa collana, diretta da Carlo Pelagalli, ricorda l'opera di uno dei più prolifici artisti, scrittori e storici bolognesi, noto per la sua poliedrica attività come testimone della vita culturale bolognese. Nato l'8 marzo 1892, la sua carriera fu segnata da una vita movimentata (da scavezzacollo). Studiò a Bologna all'Accademia delle Belle Arti: durante la Prima guerra mondiale servì come bersagliere; rientrato a Bologna partecipò al movimento futurista, al quale contribuì con disegni e articoli satirici. Si distinse per il suo lavoro come docente alle scuole Aldini, poi come illustratore di libri per bambini e come artista. Negli anni della maturità dedicò le sue energie a raccogliere e sistematizzare la storia del folklore e della tradizione bolognese con una vasta serie di saggi sul costume bolognese da lui stesso illustrata. Collaborò con diverse testate locali e nazionali, scrivendo articoli legati alla vita quotidiana e documentando con grande minuziosità il mondo del circo e dello spettacolo. In questi anni si affermò anche come artista e illustratore, contribuì all'organizzazione di mostre documentarie sui burattini e il circo, anche in collaborazione con il Museo Civico di Bologna e altre istituzioni culturali cittadine. La sua opera è quindi un punto di riferimento come artista, come studioso del circo e per chi studia l'arte e la storia del costume bolognese, ambiti che esplorò da una prospettiva molto personale, ricca e diversificata, tale da renderlo l'ultimo grande testimone della cultura cittadina prima della standardizzazione nazionale e poi della globalizzazione. Per questo motivo l'opera di Cervellati è una delle migliori testimonianze di una cultura urbana locale autentica, oggi messa a dura prova dalle mode globali e dall'overtourism, ma che con queste ultime potrebbe trovare sempre nuove sintesi creative. Introduzione di Paolo Rambelli.
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