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    Budapest 1956. La macchina del fango. La stampa del PCI e la rivoluzione ungherese: un caso esemplare di disinformazione

    Riferimento: 9788867085842

    Editore: Lindau
    Autore: Frigerio Alessandro
    Collana: I leoni
    Pagine: 263
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 27 Ottobre 2016
    EAN: 9788867085842
    Autore: Frigerio Alessandro
    Collana: I leoni
    In commercio dal: 27 Ottobre 2016
    Non disponibile
    24,50 €
    IVA inclusa
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    Non disponibile

    Descrizione

    La prima grande insurrezione contro il sistema sovietico dopo la fine della seconda guerra mondiale si consumò in Ungheria tra il 23 ottobre e il 4 novembre 1956. Di quel lontano episodio sono noti pressoché tutti gli sviluppi: dalla scintilla accesa con le manifestazioni studentesche a Budapest alla prima repressione all'alba del giorno successivo, dai vacillanti governi guidati da Imre Nagy al fraterno intervento dell'Armata Rossa. Nei confronti di quella tragica vicenda il PCI (e l'industria editoriale a esso collegata) adottò un atteggiamento fermo e intransigente, salutando benevolmente la sanguinosa repressione messa in atto dai sovietici. Ma non si limitò a questo. In realtà avviò un'opera di capillare disinformazione - tacendo alcuni fatti, falsificandone o distorcendone altri - organizzata con la complicità di tutte le sue più autorevoli testate. Attingendo alle pagine de l'Unità e di periodici come Rinascita, Vie Nuove, Nuovi argomenti, Ragionamenti, Realtà sovietica e Mondo Operaio (rivista vicina al PSI), Alessandro Frigerio ricostruisce in questo libro la macchina del fango allestita a Botteghe Oscure, evidenziando non solo i dispositivi concettuali che la resero così efficiente ma anche il costante alimento fornito dal conformismo dottrinale di direttori, giornalisti e intellettuali di partito, pronti a mettere l'ideologia al servizio della delegittimazione della rivoluzione.
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