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    Banca e il ghetto. Una storia italiana (La)

    Riferimento: 9788858122167

    Editore: Laterza
    Autore: Todeschini Giacomo
    Collana: Storia e società
    Pagine: 248
    Formato: Libro
    Data pubblicazione: 04 Febbraio 2016
    EAN: 9788858122167
    Autore: Todeschini Giacomo
    Collana: Storia e società
    In commercio dal: 04 Febbraio 2016
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    Descrizione

    La banca e il ghetto sono due invenzioni italiane. Nel 1516 veniva fondato il ghetto di Venezia. Negli stessi anni, sempre in Italia, si assisteva alla nascita di un nuovo modello finanziario, destinato a grandi fortune: la banca pubblica. Questa coincidenza non è casuale. La banca e il ghetto sono le due costruzioni complementari di una modernità che riconosce nella finanza l'aspetto più efficace del governo politico. La banca diventa in Italia, tra Medioevo e Rinascimento, un'invenzione strategica grazie alla quale le oligarchie cristiane al potere (dagli Sforza ai Gonzaga ai Medici, dal papa alle élites di Venezia o Genova) controllano direttamente lo spazio sociale che dominano. Si crea così la possibilità di indicare come economia dubbia quella in cui operano gli infedeli. Il prestito a interesse e le attività economiche affidate dai governi agli ebrei sono derubricate ad attività minori e non rappresentative dell'economia vera degli stati. Questo percorso conduce alla delegittimazione progressiva della presenza ebraica in Italia e culmina con l'istituzione dei ghetti.
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