Libro acquistabile con carte di credito e carte prepagate Postepay.

     

    Libro acquistabile con Carta Docente.

     

    Libro acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.

     

    Libro acquistabile in tre rate mensili Klarna.

     

    Il costo del libro sarà addebitato solo all’avvio della consegna.

     

    Scegli il punto di ritiro dei libri più comodo.

    Arte ansiosa. Perché non ci sono più né artisti né arte (L')

    Riferimento: 9788867742226

    Editore: Mondadori Bruno
    Autore: Marroni Aldo
    Collana: Ricerca
    Pagine: 205
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 19 Settembre 2019
    EAN: 9788867742226
    Autore: Marroni Aldo
    Collana: Ricerca
    In commercio dal: 19 Settembre 2019
    Non disponibile
    16,00 €
    IVA inclusa
    Quantità
    Non disponibile

    Descrizione

    L'affermazione dell'artista tedesco Anselm Kiefer secondo cui l'art survivra à ses ruines, prima ancora di esprimere una speranza, rappresenta l'indice di un malessere e una inquietudine da tempo vigente nell'arte contemporanea. Infatti, la fine di ogni riferimento normativo sicuro e la conseguente condizione di incertezza hanno generato una profonda ansia derivata dall'anomala situazione in cui si sono trovate sia l'arte che l'artista. Quest'ultimo è un soggetto ansioso perché non sa se la sua è un'opera d'arte oppure soltanto una geniale trovata a cui la critica attribuisce valore artistico. Si può considerare dunque un artista anche se è legittimato unicamente da quel sistema mediatico-pubblicitario chiamato mondo dell'arte? Egli mantiene ben nascosta questa sua condizione patologica. Il suo farmaco è la glorificazione che gli deriva dall'élite culturale mentre la sua presunta guarigione coincide con il successo commerciale. Questa impossibilità di stabilire cosa è arte e cosa no apre la strada a esperienze estetiche le quali vanno a collocarsi oltre l'arte stessa, mettendo così in crisi quel sistema che ha fatto della sacralizzazione dell'opera il suo ideale. L'autore, chiamando a testimoniare alcune delle figure più emblematiche dell'estetica e rileggendo i momenti più problematici dell'arte contemporanea, arriva ad accreditare la promesse de bonheur implicita nel kitsch, così da fissare una situazione in cui arte e artisti sembrano essersi volatilizzati per lasciare agire in piena libertà il puro godimento dell'oggetto estetico.
    E-book non acquistabile