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    Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà. Nuova ediz.

    Riferimento: 9788833943664

    Editore: Bollati Boringhieri
    EAN: 9788833943664
    isbook: 1
    Autore: Melandri Lea
    Collana: Temi
    In commercio dal: 16 Febbraio 2024
    Pagine: 176 p., Libro in brossura
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    Descrizione

    Nel comune sentire amore e violenza tendono idealmente a polarizzarsi: che cosa avrebbero da spartire lo slancio ardente verso l'oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell'altro, la tenerezza e l'odio rabbioso, la passione vivificante e il gesto mortifero? In realtà il sentimento amoroso e l'atto violento si compenetrano da sempre, a partire dallo strappo che separa il maschio dal corpo di donna che lo ha generato. E sono intrecciati al punto da serrarsi in un nodo inestricabile che costituisce - sia per gli individui sia per i gruppi umani - il «fattore molesto» della civiltà. Con l'acutezza di sguardo di chi sa mettere a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto di potere tra i sessi, Lea Melandri esplora la violenza reale e simbolica annidata all'interno delle relazioni più intime, come la sessualità e la maternità. È su quel corpo con cui è stato tutt'uno, e con cui torna a fondersi nell'amplesso, che l'uomo si accanisce. Ma questa fuga estrema dal femminile che si perpetua, atavica, in ogni mano maschile levata sulle donne, conosce un'ultima contorsione, su cui Melandri invita a riflettere: l'attuale spazio pubblico, sempre più occupato dalle donne, sembrerebbe stemperare la «guerra tra i sessi», mentre è soltanto una nuova forma di dominio, a conferma ancora una volta dell'asservimento che ha ridotto le donne a vita biologica, virtù domestiche, prestazioni marginali. Nella prefazione, Lea Melandri aggiorna la propria riflessione a partire dalla svolta segnata dai recenti fatti di cronaca, fiduciosa nel fatto che essi rappresentino uno spartiacque, se non persino una rivoluzione della coscienza storica per quanto riguarda la millenaria cultura patriarcale arrivata fino a noi.
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