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    «Crimen laesae maiestatis» e resistenza lecita. Un problema e il 'classico' studio di Mario Sbriccoli da riprendere e approfondi

    Riferimento: 9788860569943

    Editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata
    Autore: De Benedictis Angela
    Collana: Biblioteca del Laboratorio di storia del penale e della giustizia
    Pagine: 112
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 2025
    EAN: 9788860569943
    Autore: De Benedictis Angela
    Collana: Biblioteca del Laboratorio di storia del penale e della giustizia
    In commercio dal: 2025
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    Descrizione

    Si sa che l'intento principale di Mario Sbriccoli in Crimen laesae maiestatis (1974) fu, come egli stesso scrisse nelle Conclusioni, «di valutare la questione del reato politico nella dottrina del diritto comune» ricostruendo soprattutto «il momento dell'infrazione». Analizzando quella dottrina, egli si era comunque imbattuto nel problema della differenza tra «chi è il rivoltoso e chi lo iuste resistens». Da anni la mia ricerca ha cercato di approfondire tale problema in quella stessa letteratura di diritto comune. In questo libro riprendo alcuni dei casi di studio già da me analizzati, la cui natura è riconducibile alla più generale questione del rapporto tra obbedienza e disobbedienza, tra fedeltà e infedeltà: al cuore, quindi, del problema della sovranità e dei suoi limiti tra tardo medioevo ed età moderna nelle forme e nelle pratiche del governare.
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