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    Libertà e le sue radici. L'affermarsi dei diritti della persona nella pastorale della Chiesa dalle origini al XVI secolo (La)

    Riferimento: 9788874025671

    Editore: Effatà Editrice
    Autore: Ormas Maurizio
    Collana: Polis e Oikonomia
    Pagine: 304
    Formato: Libro in brossura
    Data pubblicazione: 01 Gennaio 2010
    EAN: 9788874025671
    Autore: Ormas Maurizio
    Collana: Polis e Oikonomia
    In commercio dal: 01 Gennaio 2010
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    Descrizione

    C'è incompatibilità tra libertà e cristianesimo? Quando è nata la moderna idea di libertà? E quando è accaduto che essa si traducesse in istituzioni politiche? È sorprendente scoprire che molte risposte a tali domande devono essere ricercate nel Medioevo, l'epoca in cui il cristianesimo ha espresso in modo più rilevante, nell'Europa Occidentale, la sua influenza sulla società. Il punto di partenza dell'indagine era necessariamente la comprensione di alcune idee connesse a quella di libertà - uguaglianza, equità, giustizia, diritto - nelle tappe fondamentali della loro storia: quando hanno preso forma teorica e, nel tempo, sono divenute consuetudine, pratica per i popoli, istituzioni?L'esame del pensiero giuridico sui diritti della persona, a partire dall'antichità, ha consentito di riscontrare un fattore dinamico di sviluppo nel dualismo Stato-Chiesa, dualismo che attraverso fasi alterne, ora di conflitto, ora di collaborazione, si dispiega per tutto il corso della storia sino ai nostri giorni. Il saggio si conclude con un esito culturale di grande interesse e scarsamente conosciuto: la prima carta dei diritti umani della storia, compilata nel primo Cinquecento da Francisco de Vitoria, docente all'Università di Salamanca.
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